La CGIL scrive a CONFINDUSTRIA , a CISL e UIL Agrigento.
“Come sappiamo – scrive Massimo Raso – nei giorni scorsi è stato presentato il “patto per la Sicilia” così come sappiamo che su 1249 interventi 127 riguardano la nostra provincia.
Purtroppo, la totale assenza di concertazione ha impedito alle nostre Organizzazioni di svolgere un’azione unitaria capace di ottenere risposte sul piano delle priorità individuate più volte.
Tuttavia questo deficit è possibile recuperarlo, se lo vogliamo ed, ancora di più, vigilare affinché ogni singola opera finanziata si trasformi in cantiere e, quindi, crescita dell’economia e del lavoro.
Credo si debba e si possa aprire una stagione fertile di risultati se ai Sindaci, al Libero Consorzio dei Comuni, a tutti gli Enti appaltanti chiediamo, sollecitiamo e verifichiamo la traduzione degli impegni in azione operativa.
Per questa ragione, noi crediamo sia utile che le nostre Organizzazioni (per intanto insieme alle nostre Categorie dei settori interessati e cioè edilizia, turismo, ecc,) si incontrino, al più presto, per una valutazione congiunta su questi temi e, conseguentemente, assumere le dovute iniziative unitarie”.
“Analogo invito rivolgeremo nei prossimi giorni alle Imprese Artigiane associate in CNA, Confartigianato, CASA e CLAAI – dice Massimo RASO – affinché insieme si possa vigilare per trasformare gli annunci in cantiere e “smascherare” gli eventuali “bluff” presenti, ma sopratutto per costruire una idea di sviluppo possibile di questa nostra Terra!”