Beni confiscati alla mafia: Buscemi (CGIL) rilancia la proposta del Prefetto Caccamo per una sinergia pubblico-privato

Agrigento, 16 giugno 2025 – Beni confiscati alla mafia: Buscemi (CGIL) rilancia la proposta del Prefetto Caccamo per una sinergia pubblico-privato.

Il Segretario Generale della CGIL di Agrigento, Alfonso Buscemi, accoglie con convinzione la proposta avanzata dal Prefetto di Agrigento, Salvatore Caccamo, durante l’intervento al congresso della CNA,  sulla necessità di costruire una sinergia forte e strutturata tra enti pubblici, associazioni, mondo del lavoro e imprese sane per l’utilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata.“La proposta del Prefetto Caccamo va nella direzione giusta e risponde a un’esigenza fondamentale: restituire questi beni alle comunità, trasformandoli in presidi di legalità, sviluppo e inclusione,” ha dichiarato Buscemi. “La CGIL di Agrigento la fa propria e si impegna a rilanciarla con forza all’interno di tutti i tavoli istituzionali e sociali in cui è presente.”
Per la CGIL, i beni sottratti alle mafie rappresentano un patrimonio collettivo che deve essere valorizzato attraverso progetti concreti: insediamenti produttivi, spazi per l’inclusione sociale, attività culturali, servizi ai cittadini e luoghi di aggregazione giovanile. Secondo i dati disponibili, la provincia di Agrigento   conta oltre 400 beni confiscati alla criminalità organizzata, tra cui immobili e aziende. Di questi, molti risultano inutilizzati o in stato di abbandono.  tra terreni e appartamenti, che potrebbero essere utilizzati per finalità istituzionali o sociali, come emergenza abitativa, scuole, centri per minori, anziani, o per attività culturali e sportive. Tuttavia, molti di questi beni non sono ancora stati restituiti alla collettività a causa di ritardi burocratici e mancanza di progettualità. “Non possiamo permetterci che questi beni restino inutilizzati o, peggio, tornino nell’orbita del malaffare. Servono volontà politica, strumenti operativi rapidi e un’alleanza ampia tra istituzioni, sindacati, associazioni del terzo settore e imprese etiche,” ha aggiunto Buscemi. “Come CGIL siamo pronti a fare la nostra parte, anche attraverso il coinvolgimento diretto dei lavoratori e delle cooperative sociali.”
La CGIL di Agrigento ritiene utile il rilancio voluto dal Prefetto del   Tavolo Provinciale Permanente sulle aziende sequestrate e confiscate  presso la Prefettura per coordinare le progettualità esistenti e stimolarne di nuove, coinvolgendo attivamente tutti i soggetti interessati.
“Costruire legalità significa creare opportunità e lavoro vero. È questa la sfida che abbiamo davanti: trasformare ciò che è stato simbolo di oppressione mafiosa in strumento di rinascita e dignità per il nostro territorio attraverso la Legge 109/96,” ha concluso Buscemi.

Il Segretario generale                                                                               Alfonso Buscemi

La stele dedicata al “giudice ragazzino” Rosario Livatino.  La stele,  commemora il sacrificio del magistrato nella sua lotta contro la criminalità organizzata.