I Segretari Generali di CGIL CISL UIL Agrigento (Raso, Saia ed Acquisto) insieme ai Segretari delle Categorie FILCTEM CGIL FEMCA CISL UILTEC UIL (Munda, Piraino, Manganella) e FIOM CGIL, FIM CISL e UILM UIL (Cipolla, Sessa, Sammartino), hanno incontrato stamattina il Prefetto di Agrigento sul futuro del Sistema Idrico Integrato.
Le Organizzazioni Sindacali hanno espresso la loro preoccupazione perché, fino ad ora, nel dibattito sulla gestione del servizio idrico integrato, non ha fatto ingresso la “questione lavoro” con tutte le sue implicazioni ed urgenze.
Per le OO.SS. l’ATI deve dotarsi di un nuovo “piano d’ambito” e la nuova Società di gestione (qualunque sia la soluzione che i Sindaci sceglieranno) un nuovo “piano industriale” che parta dall’esigenza di non diminuire i livelli occupazionali fin qui raggiunti dall’insieme dei Lavoratori che hanno lavorato alle dipendenze del S.I.I. (sia pure sotto varie denominazioni societarie); in questo ambito vanno ricompresi i recenti licenziamenti e quanti sono prossimi allo scadere del contratto con Hydortecne Srl.
Questo patrimonio di professionalità e competenza va tutelato e trasferito nella nuova gestione.
Nel corso dell’incontro sono emerse le problematicità complessive che incontra la gestione commissariale della Società Girgenti Acque Spa su cui ovviamente è viva l’attenzione della Prefettura e del Sindacato, alcune delle quali rimandano all’irrisolta questione del rapporto con la gestione di Sicilia Acque.
Il Sindacato ha chiesto al Prefetto di farsi carico delle questioni poste e di indire un nuovo incontra allargato alle presenze di ATI e gestione commissariale per affrontare le questioni presenti e future del servizio.