La FILLEA risponde a muso duro: “Non si può attaccare il Sindacato speculando sui morti!”

La FILLEA ha fatto passare qualche giorno per non consumare polemiche a caldo su una vittima, l’ennesima purtroppo, della infinita strage dei morti sul lavoro. Ma non poteva far cadere nel silenzio le accuse pesanti e gratuite dell’Ex-Direttore della Scuola Edile, Manlio Cardella,  (Giornale di Sicilia del 30 gennaio 2016).

“La Fillea – Cgil  di Agrigento – con una nota di Vito Baglio – risponde   e “vuole fare conoscere alla opinione pubblica che il supposto depotenziamento dell’Ente suddetto è frutto di una inadeguata gestione da parte della veLogo-Fillea-Cgil- (1)cchia direzione che operava con un bilancio pesantemente in perdita, con entrate più che dimezzate rispetto alle uscite e con costi per il personale insostenibili.
Il tentativo di portare il bilancio dell’Ente in pareggio ha indotto il Consiglio di Amministrazione, suo malgrado, a ridurre in maniera consistente i costi, partendo proprio dal costo relativo al direttore, nella fattispecie senza alcuna giustificazione, pari a quello di tre/quattro dipendenti.
Un rapporto insostenibile in termini di benefici per i lavoratori, considerato che nel periodo di piena attività dell’Esiea-Cpt gli infortuni, anche mortali, registravano la stessa incidenza.
Il sindacato nella sua generalità ed in particolare la Fillea – Cgil  ha, più volte, denunciato alle autorità competenti il grave problema del lavoro nero e della sicurezza.
Occorre un aumento dei controlli, un incremento degli organici in seno all’ispettorato del lavoro e l’introduzione di norme sanzionatorie più efficaci.
Le speculazioni e le futili polemiche, dettate da rancore ingiustificato, non possono mettere in discussione l’operato del sindacato attento a salvare l’Ente al fine di appropriarsi del proprio ruolo istituzionale che è quello della formazione relativa a prevenzione e sicurezza nei cantieri di lavoro edili a supporto delle imprese e dei lavoratori”.