GRAVISSIME ED INACCETTABILI LE AFFERMAZIONI DELL’ASSESSORE FONTANA

 

 

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Non crediamo che possano passare come acqua fresca le affermazioni dell’Assessore Mimmo Fontana, che – peraltro – contraddicono il clima positivo e di rispetto reciproco che ha caratterizzato i rapporti tra lo stesso e le nostre organizzazioni.

Non si può, infatti, affermare che  “Vi è stato un forte contrasto tra la stessa impresa e l’amministrazione che ha prodotto il solito sciopero intimidatorio degli operatori ecologici, (…) Nonostante l’enorme pressione mediatica e politica dovuta ai licenziamenti, abbiamo fatto prevalere il rispetto delle regole e l’interesse dei cittadini, senza cedere ad alcun ricatto”.

Perché in questo modo si sostiene che il Sindacato è nient’altro che una propaggine del R.T.I. che si muove dietro sollecitazioni di quest’ultimo per “intimidire” l’Amministrazione Comunale.

In più si sostiene, senza arrossire, che sui licenziamenti è stato fatto prevalere il rispetto delle regole.

Noi ci siamo stancati di sentire queste fesserie!

Noi pensavamo e pensiamo che le regole fossero quelle dei protocolli, delle leggi e delle circolari dell’Assessorato Regionale che imponeva ai Comuni nelle procedure di appalto di salvaguardare i livelli occupazionali!

A distanza di tanti mesi nessuno ci ha saputo dire se è il R.T.I. a non avere rispettato le norme o se è il Comune (e per esso gli Uffici che hanno predisposto il Bando) ad avere combinato il pastrocchio: il risultato sono quei 21 licenziati di cui l’Assessore Fontana esibisce lo scalpo.

Ma a cosa sono serviti? Ad abbassare la tassa sui rifiuti? A migliorare il servizio?

E che ne è stato del tentativo di trovare una intesa utilizzando il “potenziamento estivo”?

Perché si era vicini ad un accordo e poi non se ne è fatto nulla?

 A chi attribuire la colpa?

Se il tema vero per abbassare la tassa sui rifiuti è incrementare esponenzialmente la differenziata non era più giusto utilizzare utilmente questi 21 padri di famiglia?

Abbiamo chiesto al Prefetto (e adesso torniamo a chiederlo con maggior forza e rabbia) di rimettere tutti i protagonisti di questa vicenda attorno ad un tavolo per trovare una soluzione… ma ancora attendiamo!

Ora basta, si faccia definitivamente chiarezza su tutto quanto e chi ha sbagliato paghi!

Agrigento, 11.02.2016

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