Sindacato Italiano Lavoratori di Polizia Cgil
Segreteria Regionale della SICILIA
COMUNICATO STAMPA
Palermo, 23 luglio 2019 – “Governo del cambiamento? Sulla sicurezza cambia poco o niente. Molti slogan, molte promesse ma i problemi della sicurezza in Sicilia, sono e restano stessi rispetto a 14 mesi fa, quando si è insediato l’esecutivo Conte.
Siamo senza contratto di lavoro da oltre 200 giorni e non ci sono risorse adeguate per correggere il riordino interno delle carriere.
Una doppia penalizzazione per chi veste una divisa, destinato ad avere nei prossimi anni stipendi peggiori rispetto al passato.
Per questo anche noi saremo a Roma il 25 luglio, davanti a Montecitorio, per far sentire la nostra voce”. Lo afferma Vito ALAGNA, Segretario Regionale Silp Cgil di SICILIA.
“Per quel che riguarda la riforma dei ruoli e delle qualifiche e in relazione all’atteso decreto correttivo, a disposizione ci sono appena 23 milioni di euro per la Polizia di Stato e 10 milioni per la Polizia Penitenziaria. Cifre irrisorie per migliorare un riordino costato 1 miliardo. La legge delega scade tra l’altro a fine settembre. Dal governo nessun segnale anche sul contratto, scaduto da oltre 200 giorni. Peraltro le risorse ad oggi previste garantiscono, a malapena, il tasso di inflazione programmata”.
“Anche sugli organici e sulle assunzioni – conclude Vito ALAGNA – si fa molta propaganda perché ad oggi non è arrivato un poliziotto in più nelle Questure Siciliane, nelle Specialità e nei Reparti mobili rispetto a quanto previsto dal vecchio piano di assegnazioni. Le nuove assunzioni annunciate ‘sforneranno’ agenti solo nel 2020 e comunque si tratta di numeri che non compenseranno, minimamente, i pensionamenti. La nostra mobilitazione non è iniziata oggi e non terminerà certamente il 25 luglio”.