Ai Presidenti delle Associazioni Datoriali dei vari settori
A CISL e UIL Agrigento
Ai Sindaci di Agrigento, Porto Empedocle, Casteltermini, Sciacca e Ravanusa
E p.c. Agli Organi di Informazione e Stampa
L O R O S E D I
Oggetto: ZES.
Carissimi,
Come sapete, nel resto del territorio della Sicilia si fa un gran parlare di Zes, le Zone economiche speciali.
Non devo spiegare a nessuno di Voi che tale strumentazione legislativa, introdotta in Italia con il D.L. 91/2017, definito Decreto Sud, prevede che in alcune aree stabilite per legge siano dedicati benefici fiscali e semplificazioni amministrative al fine di agevolare lo sviluppo di imprese attuali e future.
Recentemente, nel “Decreto Crescita”, ha incrementato le risorse disponibili.
In Sicilia sono state già individuate due macro aree, una a oriente e una a occidente, per una estensione complessiva di 5580 ettari, ma nulla è dato sapere sui criteri di ripartizione interna alle stesse.
Quella che ci riguarda fa perno sull’Autorità Portuale di Palermo che comprende Palermo, Termini Imerese, Trapani e Porto Empedocle.
E’ realistico ritenere che l’ex Area ASI / IRSAP saranno ricomprese in questo ragionamento e non solo quella che fa riferimento a Porto Empedocle.
Per questa ragione riteniamo utile che, al fine di favorire insediamenti imprenditoriali e i progetti di investimento capaci di rendere trainanti i settori di punta dell’economia agrigentina, puntare al necessario coinvolgimento delle parti sociali nel procedimento di redazione del piano strategico.
Per questo riteniamo utile ed urgente di istituire un “tavolo tecnico” fra le associazioni datoriali e gli altri portatori d’interesse coinvolti, possibilmente coordinato dal sistema camerale, così da fornire alla cabina di regia idee e proposte preventivamente condivise.
Al Commissario dell’Ente Camerale chiediamo, se ne condivide lo spirito, di farsi parte attiva nella indizione della riunione.