Ormai il referendum ha smarrito il suo originale significato e contenuto per diventare una prova di forza elettorale che, comunque vada, vedrà Renzi vincitore.
Lo penso perché se vincerà il SI è facilmente immaginabile che Renzi procederà con il “lancia fiamme”.
Si sbarazzerà della sconfitta e residuale opposizione interna e diventerà l’unico leader assoluto d’Italia, mettendo in eclisse tutti i Capi partito e movimenti, per un certo tempo.
Mettiamo, invece, che l’ampio e articolato schieramento del NO (accozzaglia) otterrà il 60%, vuol dire che Renzi, da solo o quasi, vale il 40%, confermando l’esito delle europee e d’accordo con Mattarella si rifarà dare l’incarico e, quindi, niente elezioni anticipate.
E, poiché, con qualsiasi legge elettorale ci vorrà il 51% dei votanti, Renzi sostituirà l’opposizione interna con Forza Italia e altri ammennicoli, pur sempre utili.
Già oggi, prima del voto referendario, Berlusconi ha qualificato pubblicamente Renzi come unico leader esistente, dopo avere “bruciato” Parisi.
Salvini e Meloni diventeranno marginali e isolati all’estrema destra e per loro sarà l’inizio della fine.
A sinistra nascerà, forse, la coalizione sociale di Landini o qualcosa d’altro, soggetto che avrà bisogno di tempo e di idee nuove per rilanciarsi, dopo essersi formalmente ricostituita.
I grillini cominceranno a declinare.
Se vincerà il SI, l’UE dovrà rivalutare il peso politico di Renzi, il quale a sua volta, dovrà, comunque, andarci piano perché Tsipras, dopo avere vinto il referendum greco, ha dovuto arrendersi alla Commissione europea ed accettare ulteriori umilianti sacrifici per il suo popolo.
Se vincerà il NO l’UE svaluterà lo già scarso potere contrattuale di Renzi e, forse, sanzionerà l’Italia.
Lo spread è e sarà in agguato, chiunque vinca, perché gli speculatori non hanno bandiera, essendo solo pirati in cerca di bottini nel mare dei mercati finanziari.
ED ALLORA ?
ED ALLORA IO VOTO NO E SPERO DI AVERE SBAGLIATO ANALISI.