SABATO 14 OTTOBRE torneremo a manifestare il nostro dissenso, la nostra protesta avverso le posizioni del Governo per la mancanza di una vera strategia, a tempo indeterminato, contro la povertà e la disoccupazione, contro il preteso aumento ulteriore dell’età pensionabile, contro i criteri stringenti ed i finanziamenti scheletrici per l’accesso all’APE sociale, contro il prestito bancario e assicurativo per l’APE volontaria, contro una macchina fiscale che permette una vergognosa evasione fiscale in termini di centinaia di miliardi, contro la più alta tassazione europea delle pensioni, le cui rivalutazioni risultano non corrispondenti al “paniere” della spesa alimentare, assistenziale e sanitaria degli anziani, senza contare l’indirizzo privatistico verso cui corre la sanità pubblica e assistenza sociale.
C’è tanto altro: dalla manutenzione del sistema strasportistico al territorio ed ambiente, dalla questione del sistema integrato di acqua e rifiuti, dalla formazione alla ricerca, dell’assenza di una politica di rilancio industriale alla mancanza di tutela delle nostre eccellenze culturali, ambientali, dei centri storici e delle periferie urbane, ridotte a discariche sociali.
Non siamo un sindacato contro, perché abbiamo presentato piattaforme unitarie e proposte concrete su tutte le problematiche che tormentano la vita di tutte le generazioni.
Eppure il confronto Governo Sindacato non si sviluppa dentro una visione alternativa all’attuale stato del Paese e delle politiche generali che andrebbero sintetizzate in un “unicum” che non c’è.
E, poi, la cosa che ci turba e che tutti i candidati a governare la Sicilia dicono di avere un progetto per l’isola, ma i siciliani non ne conoscono i contenuti.
E’ sulle questioni prima sintetizzate, che in Sicilia assumono dimensioni macroscopiche, che i candidati devono dire cosa vogliono fare e come vogliono farle.
Visto il passato e le presenti omissioni è possibile pensare che tutti parlano di un cambiamento per nulla cambiare!
I 163 milioni di euro del Patto per Agrigento quando si trasformeranno in cantieri aperti, in posti di lavoro, in miglioramento dello status di questa provincia ? Se qualcuno lo sa … batta un colpo !
Comunque, il sindacato non si arrende alla rassegnazione e continua la sua pressione sui Governi e sui candidati siciliani che dicono di volere rimettere in piedi la Sicilia.
Agrigento, 10 ottobre 2017
Piero Mangione