IO PENSO

 

Io penso che, mentre la imprevedibile intesa PD/5S ha stoppato la corsa solitaria di Salvini verso i pieni poteri, spetti alla società democratica nazionale non  sottovalutare, né dimenticare l’ampia popolarità e consenso di cui godono ancora gli argomenti della sua propaganda, perché il Salvini pensiero è diffuso tra la gente più di quanto non si immagini.

Il capo della lega è stato sconfitto in via parlamentare.

Ora bisogna vincere sul piano sociale la sub cultura del sovranismo, sapendo che, tra l’altro, esiste una frattura generazionale che certifica il fatto che l’esperienza politica dei padri, vissuta e costruita con le lotte del novecento, è stata, in grande parte, rifiutata dai figli nel corso degli anni del berlusconismo e del vaffa.

Ora, se la sovranità è del popolo ed essa va esercitata nelle forme e nei limiti della Costituzione, bisogna sapere, ricordarsi e spiegare che il Parlamento rappresenta il luogo e la forma dove il Popolo è rappresentato.

Quindi, il Governo PD/5S nato in Parlamento ha tutti i caratteri di costituzionalità, esattamente come l’aveva il Governo Lega/5S. nato in Parlamento tra gruppi politici che si erano combattuti duramente in campagna elettorale.

Berlusconi ha sdoganato l’Alleanza Nazionale di Fini, Salvini è andato oltre facendo abuso degli eccessi ideologici dell’ultra destra, legando la Lega ai pezzi di elettorato più estremisti come Forza Nuova e Casa Pound.

Ma, anche, con quella parte di cattolicesimo più integralista, facendo abuso dei simboli religiosi, come abbiamo potuto vedere e sentire, tra Crocifissi e invocazioni alla Madonna.

Li ha utilizzati per una campagna omofobica in nome della “famiglia” ed islamofobica in nome degli odi religiosi derivanti dalle devozioni popolari, scordandosi che il Vangelo dell’apostolo Matteo ricorda ai cattolici ed ai cristiani che “i giusti danno da mangiare a chi ha fame, da bere a chi ha sete, un vestito agli ignudi e accoglienza agli stranieri”

Eppure, gli atteggiamenti spavaldi ed aggressivi, la semplificazione di questioni complesse, il suo cinismo, la crudeltà mentale verso gli immigrati, il suo autoritarismo sono cose che piacciono molto a grande parte di un popolo deluso dai precedenti governi e martoriato da una crisi che appare senza uscita per le famiglie meno abbienti, pensa un po’ per la vasta area della povertà.

Il pericolo sovranista è dunque, per ora, stoppato, ma se il Governo PD/5S non avrà successo potrà diventare la premessa per una sua rivincita.

Una alleanza solo contro Salvini è stata utile, ma se essa non saprà compiere atti concreti di governo verso la nuova borghesia ed il nuovo proletariato, Salvini o altri di destra sfasceranno l’Italia come sta accedendo in Inghilterra con l’uscita dalla UE.

E allora ?

Allora, dopo avere preso un respiro di sollievo per la sconfitta elettorale del sovranismo europeo, l’UE, come l’Italia, ha bisogno di un cambiamento delle sue politiche per riconquistare fiducia e consenso nelle sue istituzioni e nella sua politica.

In questo quadro la scelta del Governo di indicare Gentiloni come Commissario europeo e la Premier d’Europa avere affidato a Lui l’importante Commissione economia a finanza lasciano ben sperare, così come la decisione di Draghi di sostenere la crescita con iniezioni europee di 20 miliardi al mese.

Prendiamo atto che il sovranismo ed il populismo, ormai, ha investito tutta l’Europa, per non guardare all’America di Trump, che essi vanno combattuti sul piano della realizzazione di migliori condizioni di vita per le fasce che sono state colpite dalla crisi.

La CGIL, gli altri sindacati CISL e UIL, tutto quello che resta a sinistra, le Associazioni datoriali, quelle di volontariato e di promozione sociale, la Chiesa, dovrebbero intensificare il loro impegno per disintossicare l’Italia dai veleni e dagli odi che sono stati somministrati al popolo, sapendo che se il Governo ed il Parlamento non dovessero riuscire a climatizzare i loro rapporti per produrre risposte alle tante domande che provengono dalla società e che chiedono udienza, il salvinismo potrebbe rafforzarsi e non evaporare.

IL Segretario della CGIL, il nostro Landini, continua a porre la questione della contrattazione generale i cui perni restano il Lavoro, i diritti universali nel lavoro e la lotta alle diseguaglianze, poi ci sono la giusta fiscalità progressiva, il piano di manutenzione per la tutela dell’ambiente, la fuori uscita dalla povertà  di ampie fasce della popolazione, la sanità e la scuola, la tutela della persona e della conoscenza, la riattivazione del sentimento solidale ed umano verso i disperati del sud mediterraneo con una nuova politica europea che già sembra timidamente avviata con le disponibilità all’accoglienza, in atto volontarie di alcuni Paesi, ma che deve divenire obbligatoria per tutti i membri dell’UE.

Per novembre i sindacati dei pensionati CGIL, CISL, UIL hanno convocato una grande manifestazione nazionale a Roma per rimettere al centro la piattaforma unitaria che si intreccia fortemente con quella delle Confederazioni.

Credo che vivremo il prossimo autunno tra assemblee, dibattiti, iniziative perché non possiamo stare “sereni”, dobbiamo lottare perché c’è in battaglia chi non si è accontentato di sette poltrone governative, me  le vuole tutte per avere “pieni poteri”

Agrigento, 23 settembre 2019

Piero Mangione

Presidente Assemblea Generale