Nei piani di riorganizzazione della Direzione Generale dell’INPS che, per il momento, è bloccato da un ricorso pendente presso il TAR presentato dal Comitato di Vigilanza dell’Istituto, vi è tra le altre cose l’accorpamento ai soli capoluoghi di provincia dell’area medica.
Questo significa che, nel nostro territorio, il Centro Medico Legale che si trova a Sciacca e che serve la vastissima utenza dell’area occidentale della provincia verrà chiuso ed accorpato ad Agrigento.
Le esigenze ed i bisogni di lavoratori e pensionati di 16 Comuni dell’Agrigentino (Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Cianciana, Lucca Sicula, Menfi, Montevago, Ribera, Sambuca di Sicilia, S.Biagio Platani, S.Margherita, S. Stefano Quisquina, Sciacca e Villafranca Sicula) e di 5 del Trapanese vengono sacrificate sull’altare di incomprensibili ragioni economiche tutte da dimostrare, considerato che si assisterà – per certo – solo all’aumento delle spese per i rimborsi chilometrici e a nessun risparmio per l’Istituto.
Tutto questo è inaccettabile e non tiene conto, peraltro, della viabilità della nostra provincia o della presenza del Tribunale di Sciacca dove ha sede il 42% del contenzioso giudiziario assistenziale dell’INPS.
Occorre intensificare la pressione sul Presidente Boeri e sul Governo affinché, aldilà dell’esito del ricorso, riveda questa impostazione del tutto irrazionale.
Abbiamo colto con favore la nota di protesta dei Sindaci e di alcuni Parlamentari del territorio e riteniamo che , in assenza di una modifica del piano, si renda però necessaria la mobilitazione di cittadini e pensionati: non si può sempre “fare cassa” sulla pelle dei soggetti più deboli!