CGIL PLAUDE ALL’ATTIVITA’ DI CONTRASTO DELLE ESTORSIONI SUL LAVORO “ SI FACCIA PIENA CHIAREZZA SU COME OPERANO CERTE COOPERATIVE CHE NULLA C’ENTRANO CON I VALORI DELLA COOPERAZIONE”

 

“ Leggiamo con soddisfazione  – dice Massimo RASO – dell’operazione contro l’estorsione a danno dei dipendenti di due Cooperative Sociali a Licata ed esprimiamo il nostro plauso per l’attività investigativa condotta  dalla Magistratura, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.

Non è la prima volte che segnali di questo tipo arrivano dal mondo della cooperazione sociale, anche se il fenomeno è, in reaImmagine RASOltà, assai più generalizzato e sempre più lavoratori sono costretti ad accettare, nel migliore dei casi, che la busta paga sia solo virtuale mentre  ben altra cosa è la paga reale.

In questi posti di lavoro non è presente il Sindacato ed i Lavoratori vengono invitati apertamente a non iscriversi alle Organizzazioni Sindacali.

Ci  imbattiamo di fronte a questi scenari spesso solo quando il rapporto di lavoro finisce ed il Lavoratore si reca nei nostri Uffici per fare una “vertenza di lavoro”.

Ci auguriamo che il mondo della Cooperazione, quella vera che crede nei valori autentici della Cooperazione, esca allo scoperto e dica forte e chiaro che non ha nulla a che spartire con questi metodi e si costituisca “parte civile” nei procedimenti.

Ai Lavoratori, a quanti vivono questa condizione di sottomissione, speriamo che notizie di questo tipo possano aiutarli a trovare il coraggio della denuncia e di rivolgersi con fiducia nelle organizzazioni sindacali.

Le condizioni di difficoltà e di crisi che pure attanagliano il mondo delle Cooperative Sociali (che percepiscono con enormi ritardi dalla P.A. quanto loro dovuto) e dell’Economia, non si risolve scaricandone il peso sui soggetti più deboli, ma costruendo insieme le condizioni di legalità e di rispetto delle  regole contrattuali”.