Mangione (SPI CGIL): “Riparte la trattativa e se necessario torneremo alla lotta !”

 

 Agosto è andato via ed ha lasciato una scia di dolore nei nostri cuori per le vittime del terremoto a cui va il nostro pensiero sentimentale e quello solidale alle famiglie a cui non possiamo fare mancare il nostro contributo individuale, sperando nella neutralizzazione dello sciacallaggio.

 Mercoledì 7  settembre  prossimo ripartirà la trattativa col Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e col Ministro del lavoro.piero mangione

 Le questioni, come sappiamo, sul tavolo della trattativa sono tante e dovrebbero trovare una definitiva risposta politica lunedì 12 settembre, dopo l’incontro, diciamo tecnico, del 7.

 Ma la questione delle questioni è data dalla quantità di risorse finanziarie che il Governo renderà disponibile PER DARE UNA RISPOSTA CONCRETA E NON FITTIZIA, COME PER IL SIA, AI SEGUENTI PROBLEMI.

 Per i lavoratori in attività operativa l’anticipo dell’uscita dal lavoro rispetto alla legge Fornero, chiusura della vergognosa pagina degli esodati senza pensione e senza stipendio, la valutazione dei lavori usuranti per chi opera in particolari settori del mondo del lavoro, precariato da stabilizzare e ricongiunzione dei periodi assicurativi concretizzati in più aree del lavoro dipendente, senza oneri finanziari a carico dei lavoratori.

 Per quanto riguarda i pensionati la questione primaria è la rivalutazione delle pensioni basse che rappresentano una vergogna rispetto alle pensioni d’oro e d’argento, l’ampliamento della 14^ andando oltre i livelli contrattati  con Prodi e Damiano ed in atto, allargamento dell’area dell’esenzione fiscale ai redditi agli attuali incapienti, ripristino al 10% della indicizzazione annuale delle pensioni.

 Speriamo bene: diversamente torneremo alla lotta!