“Caso Cutrò” interviene la CGIL Agrigentina

 IL SEGRETARIO DELLA CGIL AGRIGENTINA HA SCRITTO AL MINISTRO DEGLI INTERNI ED ALLA DEPUTAZIONE SULLA VICENDA DI IGNAZIO CUTRO’

Al Ministro dell’Interno

Ai Parlamentari Agrigentini Nazionali e Regionali

Agli organi di Informazione e Stampa

LORO SEDI

 

Oggetto: Ignazio Cutrò.-

 

Avendo seguito nel tempo le vicende che hanno riguardato questo “testimone di giustizia”,  siamo esterrefatti per le ulteriori notizie che lo hanno riguardato e a cui ha dato voce opportunamente Don Luigi Ciotti, ieri a Messina.

La nostra indignazioneraso
è ancora più forte quando leggiamo che, come denuncia lo stesso Cutrò,   giace dal Giugno 2011 una perizia di funzionari del Suo Ministero nella quale emergerebbe che l’Azienda di Ignazio Cutrò andava aiutata con un mutuo
da 300mila euro, di durata decennale, senza interessi.

Ma tale mutuo non è mai stato concesso ed adesso Ignazio Cutrò si vede ad essere inseguito dalle Banche e dalla Serit.

E’ questo il modo co
n il quale lo Stato “ripaga” chi si batte a viso aperto contro gli estortori?

Possibile che non Vi siano strumenti per intervenire affinché questa ingiustizia abbia fine?cutro

Credo che Ella abbia il dovere di dirci come stanno le cose e, soprattutto, di intervenire per impedire che Cutrò sia naturale  preda della disperazione.

Lo Stato deve, in situazioni come queste, dimostrare in maniera efficace dimostrare di essere a fianco alle vittime e tutelarle davvero: solo così è possibile sollecitare nuovi atti di coraggio civile e di liberazione dalla oppressione mafiosa.

         Confidiamo in un Suo sollecito intervento.

         Cordiali saluti.