Nella situazione emergenziale che si sta vivendo a causa del Coronavirus, problemi mai risolti, come quello dell’edilizia residenziale pubblica e della conseguente assegnazioni degli alloggi, si aggravano e si manifestano con modalità più clamorose.
Il segretario generale della Cgil Alfonso Buscemi e la segretaria provinciale del sindacato degli inquilini Floriana Bruccoleri intervengono su quanto è successo a Porto Empedocle “ rappresenta lo specchio di una realtà che la CGIL ed il Sunia di Agrigento conoscono molto bene a causa delle numerose sollecitazioni ricevute da parte di persone indigenti, che, avendone i requisiti, reclamano l’assegnazione di un alloggio popolare o comunque una casa in cui vivere dignitosamente.
La situazione diventa ancora più critica quando, come nel caso di Porto Empedocle, la richiesta di una casa è giustificata anche dalla presenza di un disabile o di figli minori cui assicurare un’idonea dimora e sopravvivenza. La CGIL ed il Sunia di Agrigento- continuano i due rappresentanti sindacali – non giustificano, in nessun modo, l’atteggiamento violento e l’aggressione; sono vicini a coloro che hanno bisogno di aiuto in questo momento di particolare emergenza ed invita tutti a non sottovalutare lo stato di bisogno e di necessità dei cittadini che può portare a queste reazioni. “La questione dell’edilizia residenziale pubblica non può essere affrontata solo in situazioni di emergenza, ma necessita di un serio impegno da parte della politica con un piano pluriennale che preveda lo stanziamento di risorse finanziare e interventi mirati al fine di garantire a tutti il bene primario della casa”, concludono Alfonso Buscemi e Floriana Bruccoleri.
Segretario generale CGIL
Alfonso Buscemi
Segretario provinciale SUNIA
Floriana Bruccoleri
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