Agrigento, 27 ottobre 2025 – Cgil: “Agrigento è il capoluogo italiano con la pressione fiscale più elevata e unica dove aumentano le ore di cassa integrazione”.
Negli ultimi giorni sono stati diffusi i dati relativi all’andamento economico del terzo trimestre 2025, che per la provincia di Agrigento delineano un quadro complesso e contraddittorio, più che una semplice situazione di chiaroscuri. Secondo i dati elaborati da Infocamere, Agrigento si colloca al sesto posto a livello nazionale per tasso di crescita imprenditoriale, con un saldo positivo di 197 imprese tra iscrizioni e cancellazioni. Un risultato che sembra testimoniare la vitalità del tessuto produttivo locale. Tuttavia, altri indicatori impongono una riflessione più approfondita. In Sicilia si registra complessivamente un calo delle ore di cassa integrazione, in controtendenza rispetto all’aumento nazionale, ma nella provincia di Agrigento il dato si muove in direzione opposta, segnando un incremento del 34,7%. Un’ulteriore criticità emerge sul fronte fiscale: Agrigento è il capoluogo italiano con la pressione fiscale più elevata, con un Total Tax Rate del 57,4%. Ciò significa che gli imprenditori agrigentini lavorano fino al 28 luglio solo per pagare tasse e contributi, secondo il cosiddetto “Tax Free Day”, che indica simbolicamente la data da cui si inizia a produrre reddito per sé stessi. “Questi dati raccontano una provincia viva, ma anche fragile — dichiara Alfonso Buscemi, Segretario Generale della CGIL di Agrigento —. La crescita delle imprese è un segnale positivo, ma non può bastare se continua a mancare un quadro di sviluppo stabile, capace di sostenere il lavoro di qualità e di alleggerire il peso fiscale che grava su chi produce e su chi lavora. Serve una strategia che metta insieme politiche industriali, infrastrutture e giustizia sociale: solo così potremo trasformare questi segnali contraddittori in un vero percorso di crescita per il territorio.”
Il Segretario generale Alfonso Buscemi