La CGIL Agrigento incontra il Direttore Generale dell’ASP: ribadita la necessità di aumentare le ore ai lavoratori stabilizzati, ampliare le progressioni verticali e avviare un percorso condiviso sulla prevenzione nei luoghi di lavoro
Si è svolto presso la Direzione Generale dell’ASP di Agrigento l’incontro tra la delegazione CGIL Agrigento, composta da Alfonso Buscemi, Antonio Cutugno e Caterina Sparacino, e il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale dottor Capodieci. L’appuntamento ha dato seguito al confronto avviato nei primi giorni di ottobre sul tema del progressivo incremento delle ore lavorative per tutti i lavoratori stabilizzati, percorso rivendicato dalla CGIL con continuità negli ultimi due anni.
Nel corso della riunione, la delegazione sindacale ha inoltre ribadito con forza l’esigenza di ampliare il numero dei posti disponibili per le progressioni verticali, strumento fondamentale per valorizzare le professionalità interne, riconoscere le competenze maturate e garantire reale crescita professionale alle lavoratrici e ai lavoratori dell’Azienda.
Parallelamente, le parti hanno condiviso l’opportunità di promuovere una iniziativa pubblica territoriale sulla prevenzione nei luoghi di lavoro, coinvolgendo tutti i soggetti istituzionali e i rami della Pubblica Amministrazione che si occupano di sicurezza, con l’obiettivo di trasformare la prevenzione in una priorità sistemica e non episodica.
La CGIL ha inoltre chiesto chiarezza in merito ai numerosi comunicati stampa diffusi nelle ultime settimane che annunciavano come imminente l’aumento delle ore per il personale part-time. Il Direttore Generale ha confermato — come già reso noto in una sua precedente nota ufficiale — che le condizioni per raggiungere tale obiettivo devono essere create dalla politica regionale e nazionale, attraverso modifiche al quadro normativo e lo stanziamento di nuove risorse economiche a favore delle aziende sanitarie.
Il Direttore ha comunque manifestato disponibilità a valutare una prima risposta nei prossimi mesi, legata all’avanzamento del percorso di attivazione delle Case e degli Ospedali di Comunità, tasselli centrali del nuovo modello sanitario territoriale.
La CGIL, nel prendere atto delle posizioni aziendali, proseguirà con determinazione la propria azione a tutela dei lavoratori, incalzando nel contempo la politica affinché faccia la propria parte, definendo tempi certi e strumenti concreti per garantire:
più ore e più diritti ai lavoratori stabilizzati
maggiore valorizzazione attraverso le progressioni verticali
più servizi e più qualità per i cittadini. La battaglia per il lavoro dignitoso e per una sanità pubblica più forte e più giusta non si ferma.
Alfonso Buscemi