La Cgil sostiene la Global Sumud Flotilla, un’iniziativa umanitaria e non violenta volta a rompere l’assedio e a portare aiuti a Gaza; aderisce e partecipa alla Manifestazione di giorno 4 a Favara. “L’Italia del lavoro vuole la PACE”.

Il governo israeliano ha deciso di proseguire l’assedio della striscia di Gaza con un’ulteriore escalation militare che prevede lo sfollamento della popolazione palestinese in impossibili campi profughi privi di sicurezza, di cibo, di acqua e di assistenza sanitaria, per  poi rioccupare quel territorio trasferendo la popolazione. Inoltre, è stata annunciata la volontà di isolare Gerusalemme dal resto della Cisgiordania, con il progetto E1 che prevede un nuovo insediamento ebraico sul territorio destinato allo stato di Palestina. Questi piani confermano il vero obiettivo del governo israeliano: eliminare ogni fattibilità dei “due stati per i due popoli” e la possibilità stessa di esistenza dello stato palestinese. Questo progetto comporterà il sacrificio della vita degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas, utilizza la fame come arma di guerra e straccia il diritto internazionale che rimane l’unica garanzia su cui costruire pace e sicurezza comune.  Un vero e proprio punto di non ritorno. Non possiamo rimanere in silenzio. Non possiamo permettere che ciò avvenga sotto i nostri occhi. Non è più il tempo delle parole. Stati e governi democratici, membri delle Nazioni Unite, firmatari di accordi, trattati e convenzioni per il rispetto dei diritti umani, della legalità, della giustizia, del diritto umanitario debbono fermare questa barbarie. “Non possiamo più accettare che vengano uccisi impunemente bambini, donne, operatori umanitari, sanitari e giornalisti e che continui la distruzione delle infrastrutture civili rimaste, a partire da ospedali e scuole. La CGIL, insieme ai propri delegati e all’intero gruppo dirigente, sarà in prima fila il 4 settembre a Favara per partecipare con determinazione alla Carovana della Pace. Un appuntamento cruciale per alzare la voce contro la guerra, in difesa della vita e della libertà per fermare il massacro, costruire la pace e liberare gli ostaggi. Il segretario generale Alfonso Buscemi lancia un messaggio forte e chiaro: “ Vogliamo pace, ora, e la mobilitazione di Favara sarà il nostro grido più forte”. La CGIL chiama tutta la cittadinanza a unirsi alla marcia: non bastano parole, serve coraggio. serve che la società si mobiliti per fermare questa carneficina di innocenti. In contemporanea, la CGIL rivolge un appello netto al Governo Meloni: “Testimonia il coraggio che serve alla storia. Devi prendere posizione. Stare dalla parte della pace, della giustizia e della dignità umana. Riconosci la Palestina libera, interrompi immediatamente i rapporti commerciali e non  mandare  più armi a  Israele. L’Italia non può essere connivente di chi affama, bombarda e massacra”.  Il 4 settembre a Favara, la marcia non sarà solo un momento simbolico, ma una sfida collettiva: giustizia, liberazione, libertà per tutti.

Il Segretario generale                                                                               Alfonso Buscemi