Tagli ai fondi per i minori non accompagnati: il Governo condanna i Comuni al dissesto e chiude le porte alla solidarietà con centinaia di licenziamenti.
Agrigento, 13 08 25 Con una fredda circolare del Ministero dell’Interno, il Governo ha deciso di ridurre drasticamente – dal 100% al 35% – il rimborso ai Comuni per le spese destinate all’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Un taglio che colpisce non solo l’assistenza e l’alloggio, ma anche i percorsi di rieducazione e tutte le attività necessarie per garantire a questi ragazzi dignità, tutela e futuro.
Questa scelta irresponsabile condanna i Comuni, già in forte sofferenza economica, al rischio concreto di dissesto finanziario. In assenza di risorse adeguate, molte amministrazioni stanno già valutando la chiusura dei centri di accoglienza, con conseguenze gravissime sul piano sociale e occupazionale.
La provincia di Agrigento è la più colpita in Italia: oltre 2 milioni di euro di danni al sistema locale e quasi 900 minori attualmente ospitati nelle strutture agrigentine. La riduzione dei fondi comporterà la perdita di numerosi posti di lavoro e l’abbandono di minori alla mercé di criminali e sfruttatori che, per legge e umanità, dovremmo proteggere.
È inaccettabile che mentre qui si tagliano risorse fondamentali per i Comuni, il Governo Meloni abbia sprecato quasi un miliardo di euro in Albania per un centro rimasto vuoto, popolato solo da poliziotti sottratti alle tante emergenze sul territorio nazionale.
Come CGIL Agrigento chiediamo l’immediato ritiro di questa decisione, il ripristino integrale dei fondi e l’apertura di un confronto vero con gli enti locali e le parti sociali. La dignità dei minori e la tenuta dei servizi pubblici non possono essere sacrificati sull’altare della propaganda.
Alfonso Buscemi
Segretario Generale CGIL Agrigento