Agrigento 13/11/23
Quando si parla dei problemi della sanità agrigentina quasi sempre ci si ferma a guardare l’assenza dei medici. Purtroppo questo è un fatto ma i disservizi non sono causati solo da questo. Infatti, abbiamo raccolto la testimonianza dei cittadini di un comune simbolo dei pesanti disservizi per citarlo come esempio che oltre ai medici mancano in dotazione organica tantissime figure professionali sia sanitari che amministrativi che certamente sarebbe facile reperire nel grande mondo dei disoccupati.
La Lega SPI-CGIL di Palma di Montechiaro insieme alla Segreteria Provinciale dello SPI_CGIL denunciano con forza il progressivo arretramento dei servizi socio-sanitari erogati dal Poliambulatorio.
Si evidenziano carenze di medici e personale infermieristico, contrazione dei servizi di medicina territoriale e specialistica; lunghe liste di attesa per visite e ricoveri che si manifestano in tutto il territorio italiano e sono ancora più gravi in Sicilia, ma le carenze ed i disservizi nel poliambulatorio distrettuale di questa città attestano il collasso pressoché definitivo del P.T.A. (Punto Territoriale di Accesso ) dedicato a 25 mila abitanti. Nel Poliambulatorio di Palma dieci anni fa vi operava un organico medici, infermieri e personale amministrativo – di oltre 50 unità, che nel successivo quinquennio si era dimezzato.
Oggi (esclusi consultorio, guardia medica, p.p.i. e 118) sono rimasti 10 operatori in tutto: 3 medici, 4 infermieri, 3 amministrativi (due dei quali apprestati da ditta esterna).
A questa decimazione del personale si aggiunge una scandalosa inefficienza dei servizi telematici, gravati quotidianamente da assenza o lentezza dei collegamenti e persino dalla mancanza di stampanti. Questa situazione paralizza i servizi di prenotazione, lo svolgimento delle prestazioni e persino la stampa dei bollettini pagopa per il pagamento del ticket, che è tra l’altro impossibile da effettuare allo sportello in quanto lo stesso è privo di pos.
Servizi amministrativi – A causa dei gravissimi disservizi i cittadini palmesi sono costretti a disagi vergognosi. A queste gravi insufficienze si deve porre rimedio da un lato risolvendo le carenze telematiche e acquistando qualche stampante e un pos; dall’altro potenziando il personale, e, nelle more, in ogni caso, organizzando turni di presenza certi a Palma di Montechiaro del personale in forza a Licata. Ecco le criticità più rilevanti: la lentezza delle procedure di prenotazione, costringe gli utenti sono costretti a mettersi in coda per il c.u.p. sin dalle prime ore del mattino; Per operazioni semplici, come la scelta del medico o l’esenzione ticket, gli utenti sono costretti a recarsi per più giorni all’ufficio competente, spesso chiuso per l’assenza dell’unico addetto; chiusura dei servizi relativi al rinnovo della patente o al rilascio di certificazioni sanitarie per cui i cittadini di Palma sono costretti a recarsi negli uffici di Licata; inefficienza e malfunzionamento del centro prelievi; spesso il paziente in attesa dalle ore 8, a metà mattinata venga escluso dal prelievo, per l’assenza di linea internet o per l’impossibilità di pagare il ticket (mancanza del pos) e persino di stampare il bollettino pagopa.
Servizi di continuità assistenziale – Da anni è chiuso l’ambulatorio infermieristico; La guardia medica opera in atto con soli due medici, uno dei quali lascerà a breve il servizio per svolgere quello di medico di famiglia; La guardia medica estiva a Marina di Palma è stata negli ultimi anni attivata solo per qualche settimana alla fine dell’estate; Il P.P.I. – punto di primo intervento, a causa della carenza di personale, è stato prima ridotto all’orario 8-14, da mesi è attivo solo di mattina 3 giorni la settimana; Il servizio 118 è attivo ma carente, poiché privo di medico a bordo.
Servizi strumentali – Il centro prelievi è paralizzato dai disservizi telematici, a causa dei quali funziona in maniera molto ridotta; La radiodiagnostica, che pure dispone di apparecchiature radiologiche ed ecografiche moderne, nonostante le lunghe liste d’attesa, funziona solo nei 3 giorni a settimana di presenza del radiologo.
Il servizio vaccinazioni ha funzionato negli ultimi mesi in modalità ridotta, con la presenza di una dottoressa part-time (è anche medico di famiglia) chiamata a coprire, nonostante l’orario ridotto, contemporaneamente l’ufficio di igiene e le vaccinazioni. In questi giorni ha preso servizio un nuovo medico con incarico trimestrale. E fra 3 mesi?
Ambulatori di medicina specialistica hanno subito pesanti riduzioni. In atto sono aperti una volta a settimana gli ambulatori di cardiologia, neurologia, neuropsichiatria infantile, otorino, urologia; 2 volte a settimana quello di ortopedia, una volta al mese quello di geriatria. Sono stati chiusi quelli di dermatologia, endocrinologia, oculistica, oncologia. Particolarmente grave è l’assenza degli ambulatori di oncologia e nefrologia, grave quella di oculistica ed endocrinologia. Inoltre è’ gravemente insufficiente l’ambulatorio di diabetologia (una volta a settimana) che in passato è stato molto efficiente, si registrano liste di attesa di oltre sei mesi. Consultorio familiare ADI– Chiediamo 1. di conoscere i programmi del distretto per reperire i medici e gli infermieri necessari a garantire il regolare funzionamento dei quattro importanti presidi di continuità assistenziale e del servizio vaccinazioni 2. Di operare immediatamente per eliminare il gap informatico ed attivare procedure telematiche dirette tra utenti, medici di famiglia e uffici dell’Asp per azzerare i vergognosi disagi patiti dai cittadini palmesi, ma anche lo stress lavorativo degli addetti 3. Di garantire la regolare funzionalità del centro prelievi e dell’ambulatorio di radiologia, raddoppiando la presenza del radiologo 4. Di attuare pienamente il servizio del 118, integrandovi la presenza del medico 5. Di potenziare i servizi specialistici ambulatoriali, riaprendo gli ambulatori di oncologia, nefrologia ed oculistica e potenziando quelli esistenti di diabetologia e geriatria.