Agrigento 16/02/2023 Cgil “Il Libero Consorzio Agrigento condannato per aver sospeso il servizio scuola ai disabili”.
Abbiamo più volte avvisato il Libero Consorzio che non poteva farlo – dichiara il segretario generale della Cgil Alfonso Buscemi – lo impediva certamente la norma ma sarebbe bastato il buon senso per capire che non si doveva mettere in pratica quel provvedimento che impediva ai disabili di frequentare la scuola e poi dopo le pressioni mediatiche ripristinato il servizio si riducevano le ore.
La Famiglia di una studentessa disabile non autosufficiente delle scuole superiori fa causa al Libero Consorzio dei Comuni per aver prima sospeso il servizio e poi la riduzione illegittima delle ore del servizio di assistenza Igienico Personale e il Giudice gli da ragione.
Il Libero Consorzio di Agrigento con nota del 17/10/2022, riduce in modo del tutto arbitrario da 27 a 24 ore ad una studentessa disabile non autosufficiente, le ore del Servizio Integrativo Aggiuntivo e migliorativo (servizio Assistenza Igienico Personale per disabili gravissimi) stabilite dal PEI (Piano Educativo Individualizzato), stilato e approvato dal GLO (Gruppo di Lavoro Operativo) presieduto dal Dirigente Scolastico con la collaborazione dei docenti, compreso quello di sostegno, e dalla famiglia. Il PEI così come il servizio sono fondamentali per garantire il diritto allo studio e l’inclusione degli studenti disabili. Il 25 ottobre 2022 la famiglia pone in essere il procedimento contro il Libero Consorzio dei Comuni di Agrigento, il quale costituitosi comunicava di aver provveduto al ripristino delle ore previste dal PEI. Dopo l’udienza del 08/02/2023 il Tribunale di Agrigento emette un’Ordinanza che da ragione alla famiglia. Nella stessa Ordinanza il Giudice tra le altre cose osserva:”….che ogni condotta, anche omissiva, dell’Amministrazione, che abbia l’effetto di porre il soggetto disabile in condizione svantaggiata rispetto agli altri, rientra necessariamente nella nozione di discriminazione c.d. indiretta…”; e, citando una sentenza della Corte di Cassazione: “…..il diritto della persona disabile all’istruzione si configura come diritto fondamentale…e la Pubblica amministrazione deve attivarsi per la sua garanzia mediante le doverose misure di integrazione e sostegno atte a rendere possibile ai portatori di disabilità la frequenza delle scuole”.
Alla luce di questa di quanto avvenuto è lecito chiedersi se, per garantire il diritto allo studio degli studenti disabili, il Consorzio dei Liberi Comuni di Agrigento, visto che non è la prima volta, abbia necessariamente bisogno delle Ordinanze del tribunale che, tra l’altro hanno un costo – conclude il rappresentante sindacale – sarebbe giusto che a pagare sia chi sbaglia o non fa bene il proprio dovere. Troppo comodo adesso fare pagare la collettività. Siamo dispiaciuti che una famiglia sia costretta a ricorrere al tribunale per difendere il diritto della figlia disabile e pagare somme sottratte alle già scarse finanze familiari considerato che oggi pensionati e lavoratori a stento riescono a garantirsi il minimo per vivere civilmente.