Le Organizzazione sindacali di categoria FLC-CGIL Scuola, Cisl Scuola, Uil Scuola con i rispettivi segretari Confederali di CGIL, CISL e UIL,, ai sensi dell’articolo 2, comma2, della Legge 146 del 12 giugno 1990, come modificata dalla legge 83/2000, proclamano lo stato di agitazione di tutto il personale della scuola.
Lo stato di agitazione origina:
Le OO.SS. ritengono inaccettabile la scelta operata dall’Amministrazione, senza motivazioni visto la circolare Ministeriale sugli organici, che rende inesigibili i diritti di cittadinanza degli alunni in una provincia dove persistono fortissime carenze di interventi socio-sanitari-assistenziali da parte degli EE.LL.
Valutano insostenibile per la scuola pubblica statale agrigentina questo ulteriore taglio degli organici che penalizza, oltre ai diritti degli alunni, le aspettative e le richieste delle famiglie, l’organizzazione delle attività didattiche e la stessa qualità del servizio pubblico statale come in tutto il territorio nazionale.
Esprimono preoccupazioni per le “insopportabili” ricadute occupazionali in un contesto di forte tensione tra le centinaia di precari che stanno perdendo anche la prospettiva del posto di lavoro.
Le OO.SS. provinciali chiedono al Prefetto di Agrigento, all’U.S.R. – Sicilia e all’U-S-P- di Agrigento di svolgere il proprio ruolo istituzionale a sostegno di questo allarme giustificato che proviene dal mondo della conoscenza.
Si annuncia che per venerdì 14 maggio dalle ore 10.00 alle ore 12.00 si terrà un sit-in, nel rispetto delle regole covid, davanti la prefettura di Agrigento con richiesta di incontro alla conclusione dell’evento