Finalmente, una vertenza avviata nel 2014, comincia ad intravedere la luce. Una battaglia che Cgil, Cisl e Uil si sono intestate e, che riguarda l’avvio di una nuova attività lavorativa in una delle cave ex Italcementi a Porto Empedocle.
Italcementi ha depositato in Consiglio Comunale il progetto di risanamento ambientale di una delle cave in precedenza utilizzata per attività estrattiva.
Il progetto prevede il riempimento della cava attraverso l’utilizzo di materiale inerte provenienti da scarti di demolizione e scarificazione. In un primo momento verranno utilizzati quattro posti di lavoro, che comunque si auspica possano aumentare nel tempo.
Determinante, in proposito, è stato l’impegno profuso dall’ex prefetto Dario Caputo e dal Sindaco Carmina, che hanno lavorato alacremente ed in sinergia con le scriventi OO.SS. al fine di ottenere un concreto risultato attuativo per un progetto che ha richiesto quasi sei anni per la propria presentazione e che ha rischiato più volte di arenarsi tra i cavilli burocratici.
I segretari generali e di categorie Alfonso Buscemi e Vito Baglio per la Cgil, Emmanuele Piranio e Giuseppe Sanfilippo per la Cisl, Gero Acquisto e Andrea Festa, per la Uil, esprimono pertanto soddisfazione e restano, fiduciosi per la positiva e celere prosecuzione dell’iter di approvazione da parte del Consiglio Comunale di Porto Empedocle e successivamente dell’assessorato regionale all’Ambiente, augurandosi che venga prestata particolare attenzione ai riscontri occupazionali che possono derivare da tale progetto, in un periodo di estrema difficoltà economica che il territorio si trova ad affrontare.
Alfonso Buscemi
Emmanuele Piranio
Gero Acquisto