Il blocco dei fondi per il bando periferie rappresenta un vero e proprio scippo, perché se è vero che questi fondi sono stati spostati verso un’altra voce di bilancio, con cui il governo intende finanziare un intervento che consentirà ai comuni di utilizzare gli avanzi di bilancio bloccati dal “patto di stabilità, riteniamo non ammissibile che alcune voci siano finanziate, sottraendo fondi ad altri interventi importanti quali quelle delle aree periferiche.
E’ un atto che oltre ad avere il sapore dell’incostituzionalità, fa sì che le periferie non possano più fare affidamento su risorse per le quali i sindaci dei comuni hanno già sottoscritto anni fa convenzioni con il governo.
Non è possibile che su questo a difendere la Città sia solo il Sindaco e che la Deputazione “Governativa” piuttosto che protestare contro il Governo scelga sterilmente di polemizzare col Sindaco: su temi come questi la Città deve restare unita e difendere con le unghia e coi denti i finanziamenti promessi!
Ricordiamo che a beneficiare del bando periferie erano 96 tra comuni e città metropolitane , per 1625 interventi da realizzare sul territori di 326 comuni, nei quali risiedono quasi venti milioni di italiani.
Agrigento col suo progetto «Girgenti» – il programma di riqualificazione del centro storico della città dei Templi – era pronto a partire. L’obiettivo generale è la riqualificazione di parti di un centro storico degradato. All’interno del progetto trovano posto gli interventi di riqualificazione del tessuto urbano nelle zone di via Duomo e aree comprese tra la via De Castro e la via Sant’Alfonso, nella zona delle vie Saponara, Santa Maria dei Greci, salita Sant’Antonio, vie Serroy e Santa Sofia e nel percorso tra la piazzetta antistante il palazzo Tommasi e la via Atenea.
La CGIL su questo punto è disposta a sostenere ogni iniziativa utile a ripristinare il maltolto e si augura che analoga iniziativa venga promossa dall’insieme delle forze politiche e sociali di Agrigento.