CONTRO LA MAFIA, OLTRE LE COMMEMORAZIONI

Stamattina, come ogni anno, abbiamo doverosamente partecipato alle iniziative di commemorazione del sacrificio del Giudice Rosario Angelo Livatino.

Il 21 Settembre è una data che ricorre anche in altri episodi che hanno macchiato di sangue la nostra terra. E’ l’anniversario della strage di Porto Empedocle dove sono morti anche degli innocenti come Filippo Gebbia. E’ l’anniversario dell’assassinio del giovane vigile di Sciacca Giovanni Fazio a Palma di Montechiaro. A giorni sarà l’anniversario del Giudice Antonino Saetta assassinato insieme al figlio Stefano sempre sulla SS.640 e, qualche giorno dopo, ricorderemo Paolo Bongiorno a 58 anni dalla sua uccisione: uno dei tanti sindacalisti assassinati nel dopoguerra…

Ricordare è doveroso, è giusto, è importante, ma il ricordo deve essere unito all’impegno di lottare le mafie oggi nelle condizioni date, di una mafia che è anche meno appariscente che nel passato ma non certo meno pericolosa!

Noi così intendiamo la nostra presenza ed il nostro impegno, che continueremo come Organizzazione e partecipando alla costruzione ed al rilancio di soggetti associativi collettivi come “Libera” ed intendiamo farlo su questioni concrete, battendoci, ad esempi, affinché tutti i beni e le aziende confiscate alla mafia siano restituite alla collettività e funzionino.

Non è il momento delle polemiche, tuttavia non  possiamo tacere il fatto che è desolante che a ricordare ed onorare il sacrificio e l’impegno del Giudice Rosario Angelo Livatino siano unicamente la Magistratura, i vertici delle Forze dell’Ordine, la Chiesa ed un pezzetto di “società civile”: dove sono i Parlamentari Nazionali e Regionali? I Sindaci? I Consiglieri Comunali? Le altre espressioni della Società e dell’Economia sana di questa nostra provincia? E’ troppo chiedere un loro impegno che è fatto anche di presenza fisica e solenne ad iniziative di questo tipo? Si dovrebbero solo vergognare!