In vista della XXIII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime
innocenti delle mafie, che sarà celebrata in tutta Italia il 21 marzo, i territori si mobilitano.
A Licata, la tappa “verso il 21 marzo” sarà dedicata a Vincenzo Di Salvo, il sindacalista ucciso il 17
marzo 1958 per essersi opposto alla prepotenza mafiosa, in difesa dei diritti dei lavoratori e della loro
dignità.
L’iniziativa dal titolo “Vincenzo Di Salvo, la lotta per la libertà” – promossa da A testa alta, Fillea Cgil
Sicilia, Fillea Cgil Agrigento, Libera di Agrigento e Centro Studi Pio La Torre – avrà luogo sabato, 17
marzo, a partire dalle ore 9,30, a Licata, presso l’Aula Capitolare dell’ex Convento del Carmine, dove si
svolgerà un incontro-dibattito fra alunni, docenti, rappresentanti delle forze dell’ordine, delle istituzioni
e della società civile.
Interverranno Vito Lo Monaco, presidente del Centro Studi Pio La Torre, Francesco Tarantino,
segretario regionale Fillea Cgil Sicilia, Massimo Raso, segretario provinciale Cgil Agrigento e Vito
Baglio, segretario provinciale Fillea Cgil Agrigento. Introdurrà e modererà il dibattito Irene Santamaria,
vice-presidente dell’associazione A testa alta.
Prevista la presenza di alcuni familiari del sindacalista licatese, arrivati dalla Germania appositamente
per l’evento, e – salvo impegni dell’ultimo momento – quella del procuratore capo di Agrigento, Luigi
Patronaggio.
L’incontro, nel corso del quale sarà premiato il vincitore della borsa di studio del valore di 1.000 euro
messa a disposizione dalla Fillea Cgil – la sigla sindacale che raccoglie i lavoratori edili e affini e a cui lo
stesso Di Salvo era iscritto con la carica di segretario responsabile della locale sezione – si protrarrà sino
alle ore 12,00, allorché dal Corso Roma si muoverà un corteo cittadino per giungere sino alla Via
Marconi, nel luogo dell’uccisione del sindacalista licatese, dove è previsto l’intervento di Padre Giovanni
Scordino, rettore delle chiese di Santa Maria La Vetere, San Paolo e Santa Maria del Cotturo.