Assemblea permanente alla “Calcestruzzi BELICE srl” di Montevago. La FILLEA scrive a Postiglione e al Prefetto: “NON PUO’ FINIRE COSI!”

La FILLEA CGIL di Agrigento, con il Segretario Generale  Vito Baglio, e i lavoratori della società Calcestruzzi Belice s.r.l. di Montevago (AG), (in confisca definitiva dei beni disposta con sentenza della Suprema Corte di Cassazione a far data dal 12/02/2016)  hanno scritto al Prefetto POSTIGLIONE Direttore ANBSC, al Prefetto, Al Questore e al Sindaco di Montevago per denunciare l’assurda situazione che si è venuta a determinare:

“…a seguito della nota prot.n.0054842 del 29/12/2016 da parte dell’ANBSC, con la quale si diffidano gli amministratori della società a compiere ogni attività aziendale, si trovano in modo del tutto assurdo e inaspettato privati del proprio posto di lavoro, unica fonte di reddito.

 A seguito di quanto esposto gli scriventi hanno deciso di riunirsi in assemblea permanente presso l’azienda 24 ore su 24, fino alla revoca del provvedimento, ritenuto dagli stessi privo di qualsiasi fondamento, considerato che pur in un periodo di forte crisi economica l’azienda mantiene un fatturato annuale di oltre un milione di euro e continua a rappresentare una importante realtà economico-sociale del territorio belicino.

Il perdurare della mancata attività aziendale, anche per un periodo limitato di giorni, pregiudicherebbe in modo irreversibile il futuro dell’azienda.

Siamo convinti che la lotta alla mafia si fà incrementando i posti lavoro e non togliendo il lavoro a chi lo ha, principalmente da parte di chi rappresenta le istituzioni dello Stato.

Le aziende come la Calcestruzzi Belice s.r.l. devono essere aiutate e sostenute e non chiuse.

La FILLEA  invita le SS.LL. Illustrissime preposte a dare immediata soluzione, per il proseguo dell’attività lavorativa di questa azienda”.

Della questione investiremo il nostro Segretario Generale Susanna CAMUSSO che il prossimo 4 gennaio sarà nella ns. provincia