Il Segretario dello SPI CGIL Piero Mangione è intervenuto oggi con una nota su un altro triste primato conquistato dalla provincia di Agrigento.
“Questa nostra provincia, economicamente marginale, geograficamente periferica, con un rapporto sbilanciato tra lavoratori in attività (120 mila) e pensionati (155 mila), con un tasso di disoccupati in vetta a tutte le classifiche, con un tessuto industriale smantellato,con un terziario che non si espande, con i servizi locali tra i più costosi e più scadenti, con una desertificazione e degrado delle sue città, delle sue coste e delle sue strade, dei suoi boschi, privi di manutenzione.
Con i consumi che continuano a scendere, con una povertà in salita che impone a tanti la scelta tra cura ed alimentazione, con una gioventù allo sbando, con una mafia “azzoppata” da Magistratura e Forze dell’ordine, ma ancora radicata e resistente attenzionata giorni fa dalla Commissione anti mafia, dove crescono i “banchi dei pegni” dove si impegnano i gioielli di famiglia, dove ci si affida illusoriamente alla fortuna del gratta e vinci.
Dove si salva, per le iniziative autonome dei privati, solo l’agricoltura ed il turismo che ancora non esprimono le fortissime potenzialità esistenti.
Agrigento, infine, ha registrato un ulteriore primato negativo che è quello della “svendita” delle nude proprietà delle abitazioni da parte di tanti pensionati e famiglie che sono in bilico verso la povertà assoluta, malgrado, a volte, abbiano un reddito da lavoro, per assicurarsi un “vitalizio” che permetta di resistere ai morsi della crisi.
Cosa che segna il fatto che l’ascensore sociale continua a scendere e che i figli non erediteranno, né una migliore società, né la casa dei genitori.
Il Presidente del Consiglio è venuto a dirci, davanti al magico scenario della valle dei templi, che, per Agrigento, ci sono pronte e disponibili 135 milioni di finanziamenti che, se messi a profitto, potrebbero rilanciare l’economia ed il lavoro.
Ma, dopo la Sua partenza, è caduto il solito silenzio.
Non si ha notizia, infatti, dagli amministratori, dai tecnici e professionisti, dai burocrati e dalla Rete delle imprese, se sono al lavoro per concertare la traduzione in fatti concreti di quell’annuncio trionfale.
E’ COSA NORMALE ?
Nei giorni scorsi il Presidente del Consiglio è stato a Palermo ed ha annunciato che per le aziende siciliane che assumeranno nel 2017 è pronta una decontribuzione totale!
Ha promesso altri, non precisati, interventi per l’agricoltura e nuovi Piani di investimento!
BENE, ANZI BENISSIMO!
Ma, intanto, Agrigento continua a declinare verso il mare africano ed ha bisogno di piantare bene a terra il suo “Parco progetti” e di rendere esecutivi e cantierabili le idee guida del suo rilancio, visto che, COME DICE IL PREMIER, I SOLDI CI SONO! ATTENZIONE …….!
Avremo un Natale più povero di quello del 2015!
Ma vogliamo sperare che il 2017 possa, malgrado le tante giustificate riserve mentali, viste le storie del passato, segnare quella inversione di marcia al declino economico, sociale e civile di questa nostra terra”.