CGIL RILANCIA NECESSITA’ DI UN PATTO TRA LE FORZE DEL TERRITORIO E LANCIA L’OSSERVATORIO SULLE OPERE ANNUNCIATE

Ad ogni visita di Renzi, spunta una montagna di milioni pronti per essere spesi poco importa se parliamo sempre delle stesse opere e di soldi promessi già diverse volteImmagine RASO

Si è cominciati con il “patto per la Sicilia”, presentato da Renzi proprio qui ad Agrigento.

Dentro quel “patto” abbiamo contato almeno 25 interventi che riguardano la Città di Agrigento per un totale di 101.730.836,88 Euro nei vari settori : turismo e cultura, Infrastrutture e ambiente.

Nei giorni scorsi l’annuncio delle risorse previste nell’ “Agenda urbana”: in arrivo 17 milioni per turismo, energia ma riguardano anche  il sociale, l’innovazione tecnologica, la cultura.

Poi l’annuncio  di altre risorse per la “riqualificazione urbana, “ via libera al finanziamento del progetto “Girgenti”,  grazie al quale ad Agrigento arriveranno 15,8 milioni di euro.

Insomma, per limitarci solo a questi 3 interventi, siamo a 135 milioni di euro, ovvero 270 miliardi di lire.

Ieri l’altro la firma che dice l’ANAS permette di sbloccare definitivamente le opere legate all’APQ (Accordo Programma Quadro) in essere e soprattutto permette la sottoscrizione del nuovo APQ rafforzato, che comprende interventi in corso ed in attivazione per 1,4 miliardi di euro di investimenti che rischiavano di bloccarsi, come l’itinerario Palermo-Agrigento SS189-SS121 (Stralcio Funzionale tratto Bolognetta- Bivio Manganaro), l’itinerario Agrigento-Caltanissetta- A19 (Tratto Canicattì – A19) e tre lotti della SS 117 Itinerario Nord-Sud. Inoltre l’Accordo finalizza il testo dell’APQ ‘rinforzato’ che impiegherà sulle strade siciliane nuove risorse per circa mezzo miliardo di euro”.

Ovviamente, se guardiamo alla provincia di Agrigento gli interventi previsti non affrontano nemmeno il tema antico del collegamento tra le “arre interne” ed i principali centri, nessuno parla più della cosidetta “mare-monti” o del completamento dell’anello autostradale siciliano che ha la sua strozzatura proprio nella nostra provincia.

Abbiamo scritto una “lettera aperta” a Confindustria, CISL e UIL, abbiamo lanciato un analogo appello al Sindaco di Agrigento…non posso non notare con disappunto che, da queste parti, si preferisce fare i solisti!

Noi continuiamo a ritenere, invece, che su tutto questo occorre operare un ragionamento collettivo per monitorare e seguire “passo-dopo-passo” l’iter di ogni singola opera e per capire come impostare la interlocuzione per portare  a casa le cose che mancano.

Continuiamo a ritenere che i Sindaci delle principali Città della provincia Agrigento, Sciacca, Licata e Canicattì debbano, insieme a Noi, monitorare lo stato di avanzamento delle opere annunciate  affinché diventino URGENTEMENTE cantiere e, quindi, lavoro per questa provincia.