CGIL SCRIVE A PREFETTO , SINDACI, ORDINI PROFESSIONALI: “Come siamo messi nella nostra provincia sul rischio sismico?”

Il terribile terremoto che ha colpito il “cuore” dell’Italia credo ponga ad ognuno di Noi, specie in una provincia come la nostra che ha conosciuto il terremoto del Belìce, alcune domande sul grado di preparazione del nostro territorio ad affrontare emergenze simili.

Il territorio di Agrigento è interremoto-Italia-espanola-Cruz-Roja_EDIIMA20160824_0625_4dicato col grado di sismicità 2 (Zona sismica 2 = Zona con pericolosità sismica media dove possono verificarsi terremoti abbastanza forti).

Se poi andiamo nello specifico, sui 43 Comuni della provincia, 3 sono inquadrati nel rischio sismico 1 (Menfi, Montevago e Santa Margherita Belice); 27 in quello 2 ed i rimanenti in quello 4, il più basso.  

Dal sito della “Protezione Civile” Nazionale ricaviamo l’informazione che i Comuni dotati di piano di e

Esso finanzia sia gli interventi pubblici che quelli privati.

Come  CGIL riteniamo utile sapere se e in che misura sia possibile attivarsi per la utilizzazione di tali misure, per mettere – ad esempio – in sicurezza quegli edifici pubblici (Scuole, Ospedali, Uffici Pubblici ecc.) costruiti prima delle normative antisismiche.

Riteniamo che la “messa in sicurezza” del territorio, oltre a costituire la necessaria premessa per salvare le vite umane negli eventi calamitosi, possa davvero rappresentare una frontiera importante dell’impegno della Pubblica Amministrazione e di tutte le Istituzioni ed anche una occasione di lavoro per le tante professionalità presenti nel territorio.

Dipartimento del 21 giugno 2016) si è proceduto alla  Ripartizione annualità 2015 per la prevenzione del rischio sismico

 Come si sa,  il fondo per la prevenzione del rischio sismico previsto dall’articolo 11 della legge n. 77 del 24 giugno 2009 di conversione del decreto legge n. 39 del 28 aprile 2009 per la ricostruzione in Abruzzo, prevede che siano finanziati interventi per la prevenzione del rischio sismico su tutto il territorio nazionale, grazie ad un fondo istituito nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze.