Mangione (SPI CGIL) :” UN SUSSIDIO E’ MEGLIO DI NIENTE MA UN LAVORO E’ MEGLIO DI TUTTO!”

 

 La “carta SIA” non è quello che la CGIL e lo SPI chiedono ai vari governi dall’inizio della grande e lunga crisi, con le piattaforme unitarie e con le manifestazioni provinciali, regionali e nazionali che hanno avuto vita in qupiero-mangioneesti tempi difficili.

Per  noi il presente ed il futuro lo garantisce solo  il lavoro!

 Tuttavia, in attesa che le contrattazioni nazionali in corso concretizzino almeno una parte degli obiettivi posti dal sindacato, siamo chiamati a gestire la carta sociale, denominata SIA (Sostegno per l’Inclusione Attiva), come ponte verso la finanziaria 2017 che dovrebbe contenere una più significativa ed organica strategia di lotta alla povertà.

Si tratta di una carta di pagamento elettronica di 320 euro al mese!

La “carta SIA” potrà essere richiesta, dal 2 settembre prossimo, da un componente del nucleo familiare al Comune di residenza, mediante la compilazione di un modulo predisposto dall’INPS, con il quale, oltre a chiedere il beneficio, dichiara il possesso di alcuni requisiti per l’accesso al programma (ISEE non superiore a 3 mila euro, almeno un figlio minore o disabile, donna in stato di gravidanza, non beneficiario di altri trattamenti economici di natura previdenziale, indennitaria, assistenziale che superi 600 euro mensili. Inoltre, di non beneficiare di strumenti di sostegno al reddito dei disoccupati come NASPI, ASDI e beni durevoli di valore).

Per accedere al beneficio il richiedente dovrà ottenere un punteggio, relativo alla valutazione multimediale del bisogno, pari o superiore a 45 punti.

Presentata la domanda, il Comune, entro i successivi 15 giorni, invierà la stessa all’INPS, seguendo l’ordine cronologico di presentazione dell’istanza.

Entro i successivi 10 giorni, l’INPS effettuerà il controllo dei requisiti, attribuirà i punteggi e trasmetterà al Comune l’elenco dei beneficiari ed invierà alle Poste la disposizione per la erogazione della carta SIA riferita al bimestre successivo a quello di presentazione della domanda.

Entro 60 giorni dall’accreditamento del primo bimestre il Comune predisporrà il progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa.

Sono stati resi disponibili dal governo 750 milioni di euro su scala nazionale che in Sicilia diventano 114 milioni, quindi la carta sarà attribuita sino ad esaurimento delle risorse disponibili: una boccata di ossigeno per le migliaia di famiglie povere della nostra provincia.

La rete delle leghe dei pensionati e dei servizi di patronato e fiscali della CGIL assicurerà l’assistenza gratuita a chi avrà necessita di chiarimenti per la presentazione della domanda.