Questa è l’amara constatazione che in una nota Piero Mangione e Caterina Santamaria rilevano “siamo costretti a fare di fronte al fatto che i fondi di cui ai Piani sociali di zona (legge 3228/2000) rischiano di non essere utilizzati del tutto, dal momento che i Comuni registrano una incapacità di spesa, lasciando inattivati tutti i servizi socio assistenziali ad essi collegati.
Il che significa niente servizi per chi ne ha bisogno!
Addirittura, l’Assessorato regionale alla famiglia ha avviato le procedure di commissariamento, così come riportato dalla stampa.
Vale la pena ricordare che diversi “allarme” sono stati lanciarti dallo SPI e dalla CGIL nel tempo, avendo riscontato una sorta di sottovalutazione da parte di chi doveva e poteva attenzionare e razionalizzare l’attività amministrativa e burocratica delle strutture locali.
Noi pretendiamo che in qualche modo si possa recuperare il tempo perduto ed assicurare l’assistenza agli aventi diritto che pagano sempre le colpe degli altri !”