Parte anche ad Agrigento la macchina organizzativa della CGIL AGRIGENTINA , VENERDI’ sulla iniziativa che la CGIL ha lanciato per arrivare ad una “CARTA DIRITTI UNIVERSALI DEL LAVORO – NUOVO STATUTO DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI”.
La “consultazione straordinaria degli Iscritti” che siamo chiamati è iniziata il 18 gennaio e si concluderà il 19 marzo 2016, poi iniz
ierà la campagna di raccolta firma a sostegno di un “disegno di legge di iniziativa popolare”
Ieri sera, l’esecutivo della CGIL ha deciso che VENERDI’ 29 GENNAIO alle ore 16,00, nel Salone “Pio La Torre” in Via Matteo Cimarra, 23, si terrà la prima riunione della’ASSEMBLEA GENERALE DELLA CGIL AGRIGENTO , il nuovo organismo della CGIL AGRIGENTINA, per discutere della “Carta” e di come organizzare il tutto per arrivare a quanti più Lavoratori possibile.
La relazione sarà del Segretario Generale MASSIMO RASO
Interverrà e chiuderà i lavori MONICA GENOVESE della Segreteria Regionale CGIL.
La “CARTA” è una raccolta di norme destinate a tutto il mondo del lavoro, subordinato e autonomo, che a partire dai prossimi giorni sarà al centro delle assemblee nei luoghi di lavoro e dei pensionati, per la consultazione straordinaria delle iscritte e degli iscritti alla Cgil.
L’obiettivo è ambizioso: far diventare la “Carta” una legge d’iniziativa popolare per ridare dignità a tutti i lavoratori e a tutte le lavoratrici.
“Non è un’operazione – dice Massimo Raso – di chi ha la testa rivolta al passato, al contrario, vogliamo parlare al “nuovo lavoro” e ai “nuovi lavoratori” e conquistare per loro e per tutti una condizione nella quale il LAVORO torni ad essere centrale. Questo vale anche di più in una terra come la nostra, fatta di lavoro povero e non tutelato e dove deve affermarsi, soprattutto, il diritto ad avercelo un lavoro!”
Il nuovo Statuto vuole innovare gli strumenti contrattuali preservando quei diritti fondamentali che devono essere riconosciuti ed estesi a tutti, senza distinzione, indipendentemente dalla tipologia lavorativa o contrattuale, perché inderogabili e universali. Diritti che vanno dal compenso equo e proporzionato alla libertà di espressione, dal diritto alla sicurezza al diritto al riposo, ma anche alle pari opportunità e alla formazione permanente, un aggiornamento costante di saperi e competenze.
Per ricostruire un diritto del lavoro a tutela della parte più debole nel rapporto di lavoro.