Mangione (SPI CGIL) rilancia la proposta del Sindacato pensionati per trasformare il conflitto generazionale in patto

Vengo da una straordinaria  esperienza: quella di avere offerto uno spazio condiviso di discussione ad alcuni giovani, a persone mature  ed anziani sul conflitto o patto tra le generazioni.

Risultato:Piero-Mangione-Cgil-AgOggi-apr-2011

  • Anziani (indignati di essere accusati di godere del privilegio di un reddito pensionistico), hanno detto che la loro pensione se la sono guadagnata e conquistata a duro prezzo;

  • Maturi (depressi dalla crisi dell’economia e del lavoro), che sperano disperatamente di andare in pensione perché non ce la fanno più a vivere in costante stato di ansia;

  • Giovani  arrabbiati di essere esclusi dal mercato del lavoro, dalle garanzie contrattuali dei padri e pensionistiche degli anziani.

 Una disparità di status presente e futura reale. Ci si è chiesto: di chi è la colpa ? !

 La risposta che è venuta fuori è stata che lo stato delle cose non è colpa degli anziani, dei maturi , né dei giovani perché esso è dovuto al trasferimento di una montagna di capitali dall’impresa e dal mondo del lavoro alla “borsa” ed al mondo della finanza speculativa privata, con la complicità della politica che ha permesso questa colossale perdita di investimenti nella ricerca e nell’innovazione, nell’impresa.

Quindi nel lavoro materiale ed immateriale, nella vita quotidiana delle persone, abili e disabili, nel futuro delle  giovani generazioni.

Il dibattito ha rilevato che, sino ad ora, la  campagna di provocazione finalizzata allo stimolo del conflitto degli interessi tra le generazioni, ha prodotto solo un indebolimento dei diritti di tutti, permettendo  alle classi abbienti, benestanti e ricche la conservazione dei loro interessi e dei loro privilegi.

Gli anziani hanno sostenuto di   non credere al conflitto tra le generazioni perché si sono dichiarati convinti che ogni generazione ha bisogno dell’altra e ognuna ha proprie risorse che, messe in relazione solidale tra loro, possono determinare diritti ed interessi comuni, capaci di migliorare le condizioni di vita di tutti.

Alcuni pensionati della CGIL hanno
voluto richiamare la proposta fatta dallo SPI al Governo Renzi di costituire un apposito FONDO nazionale previdenziale, destinato esclusivamente alla integrazione delle future pensioni dei giovani di oggi, finanziato con le risorse ( 17 mld di euro) sottratte alle attuali pensioni con il blocco delle indicizzazioni e con un aumento della tassazione delle pensioni d’oro e d’argento.

 La cosa ha trovato un ampio consenso, quindi l’esperienza continuerà !

Piero Mangione